Ricevo da Greenpeace e pubblico ben volentieri.

Continua il tour dell’Arctic Sunrise contro il carbone. Seconda tappa, la centrale di Fiume Santo in Sardegna. Questa mattina, infatti, gli attivisti di Greenpeace hanno bloccato il nastro trasportatore dell’impianto, oggi proprietà di E.ON. La protesta è contro i piani di espansione del carbone della Regione Sardegna. Perché la vera alternativa è rilanciare l’eolico nell’isola, creando così oltre 7.000 nuovi posti di lavoro entro il 2020.

Il “Quit Coal Tour” – cominciato giovedì scorso con un’azione alla centrale di Civitavecchia – punta a diffondere in Europa il messaggio di una rivoluzione energetica pulita in vista della Conferenza sui Cambiamenti Climatici dell’ONU del prossimo dicembre. Fonti rinnovabili ed efficienza energetica sono fondamentali per ridurre le emissioni di CO2 e creare nuove opportunità di lavoro.

La Regione Sardegna deve rivedere la proposta del suo piano energetico e togliere ogni limite all’eolico. L’ostilità del governatore Renato Soru all’energia prodotta dal vento blocca migliaia di posti di lavoro per far spazio al carbone. La Sardegna è una regione strategica per lo sviluppo dell’eolico in Italia. Secondo il rapporto presentato recentemente da ANEV, la Sardegna potrebbe installare – nel pieno rispetto del paesaggio e dell’ambiente – circa 1750 MW al 2020, dando occupazione a oltre 7.000 persone, producendo circa 3 miliardi di kilowattora (il 25% del consumo interno della regione). Prodotta con il carbone, questa energia emetterebbe oltre 2 milioni di tonnellate di CO2 all’anno.

Come sai, tutto ciò rischia di allontanare ulteriormente l’Italia dagli obiettivi italiani di riduzione delle emissioni di gas serra, previsti dal Protocollo di Kyoto contro i cambiamenti climatici. Il ritardo che il nostro paese ha finora accumulato, infatti, è pari a 50 milioni di tonnellate l’anno. Se non lo hai già fatto, firma la petizione di Greenpeace. per chiedere al governo una moratoria sulle centrali a carbone e una rivoluzione energetica pulita E invita tutti i tuoi amici a fare lo stesso.

Grazie per il tuo aiuto!

Francesco Tedesco
Campagna Energia e clima
Greenpeace Italia