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mercoledì, Marzo 20, 2024

Wind – In previsione dei lavori di Commissione

Martedì 27 marzo 2012 a Roma, ci sarà il secondo incontro con l’azienda per confrontarsi su come ottimizzare i processi e ridurre i costi a seguito del tentativo (per ora sospeso, ma ci auguriamo definitivamente accantonato) di esternalizzazione Network Operation (1600 in Italia).

Ai colleghi delle Field Operation Campania (i tecnici) abbiamo inviato una comunicazione a nome di Balzamo (CGIL), Montefusco (UIL), Verdolino(CISL) al fine di inviarci eventuali suggerimenti e proposte che migliorino i processi, che li rendano più snelli, sulla riduzione di sacche di inefficienze e di sprechi che potremmo evitare e quindi ridurre le spese senza impattare sul reddito dei colleghi (le soluzioni “una tantum” non ci piacciono). Noi che lavoriamo sul campo, abbiamo una visione diretta e concreta di ciò che non funziona a differenza di qualche manager che legge solo numeri.

Ma questo processo di ottimizzazione e dunque di proposte da parte vostra, riguarda anche tutti gli altri settori dell’azienda. Non per nulla, in Area Customer Care sono stati richiesti e praticamente schedulati una serie di incontri nella sola Campania per “efficientare” i processi, per portare più lavoro all’interno.

Se avete proposte, riferitele alla vostra RSU perché possiamo dare vita ad un miglioramento del nostro lavoro, ma soprattutto garantirci il lavoro stesso in questa azienda anche perché la crisi inizia a farsi sentire anche da noi (ma non dimenticando che fino ad oggi, l’azienda wind ma anche le altre aziende tlc hanno ben incassato).

Internalizzare il lavoro è auspicabile e fattibile, anche se ha contro-effetti (aumento dello stress e dei carichi di lavoro) ma ridurre le inefficienze, gli sprechi, ottimizzare i processi anche con semplici proposte potrà portare il giusto equilibrio a questo processo.

Abbiamo tutto il tempo a nostra disposizione per fare proposte che attendiamo, perché questo confronto durerà diversi mesi, le difficoltà sono molteplici e ci sono tanti fattori anche “esterni” che incidono …. La nuova proprietà Wind ed il relativo assetto dirigenziale (chi comanda e dove ? quali strategie di mercato portare avanti ? ), il rinnovo del CCNL, la riforma del lavoro, gli investimenti statali e privati sul digital divide, il contratto di secondo livello (o contratto aziendale), fiscalità eccessiva per le aziende e soprattutto per i lavoratori ……

Questo confronto con l’azienda sarà e dovrà essere svolto con trasparenza e chiarezza verso i lavoratori ed anche spirito propositivo ….. sapendo che qualunque proposta dovrà avere l’obiettivo finale di evitare qualunque esternalizzazione, ben consci che se qualcuno pensa di guadagnare solo tempo, sbaglia di grosso ….. si ritorna sulle barricate, ben consci che per il sindacato è più facile farlo; ma siamo fiduciosi che le controparti hanno, anzi debbano avere l’unico scopo di un confronto serio e concreto per mantenere il lavoro (ed i lavoratori) in Wind.

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