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giovedì, Aprile 25, 2024

Guardando “Inside Job”

E’ un film che parla della crisi economica che si protrae da qualche anno, col fallimento di alcune banche ma soprattutto del sistema di “deregulation” cioè senza regole, per creare finta ricchezza e che invece ha creato :

  • Speculazione
  • disoccupazione
  • danni all’ambiente
  • impoverimento economico
  • rafforzamento del potere economico su quello politico
  • lo svilimento del pubblico, grazie a politici compiacenti e “pagati” da lobby e potere economico, a favore del privato.
  • aumento del divario tra ricchi (sempre più ricchi) e classe media (sempre più povera) …. Figurarsi con i poveri 🙁

Alla fine del film ho capito che:

  • Peter Gabriel fa sempre bella musica
  • Alla fine i più poveri pagano il prezzo più alto (Strauss-Kahn)
  • I guadagni facili ed immediati  non sono mai tali e che tutto, prima o poi, ci ritornerà contro a livello collettivo e personale. L’avidità ha generato povertà.
  • Che come cittadini non valiamo nulla fintanto non ci ergiamo a protagonisti del nostro futuro, non demandando oltremodo e che siamo i primi responsabili di quanto accade e che siamo i primi a dover pretendere onestà, eticità, correttezza, rispetto mandando a casa chi ci sfrutta.
  • Ognuno faccia il proprio mestiere con dignità e professionalità e pretenda che anche gli altri lo facciano; altrimenti ci rimettiamo solo noi, i più deboli perché i più forti sapranno come difendersi.
  • 30 milioni di disoccupati (in crescita) subito ma i 50 milioni sono certi; decine di trilioni di dollari in fumo (come cacchio si scrive un trilione ?). Il mondo della Finanza ha voltato le spalle alla società, ai cittadini, ha corrotto il sistema politico.
  • Le banche non devono speculare o fare investimenti rischiosi coi soldi dei clienti  e vanno controllate. Ad un certo punto i banchieri hanno perso il limite della decenza, sentendosi onniscienti ed onnipotenti giocando sulla nostra pelle, sui nostri soldi, sul nostro futuro.
  • L’approssimazione e l’ignoranza dei politici in molti casi con evidenti  conflitti di interessi o peggio di appartenenza a banche o istituti  ha reso la crisi ancora più forte, non contrastandola fin dall’inizio.
  • Le lobby (poteri di pressione) fanno affari con destra e sinistra indifferentemente
  • A chi deve controllare non solo gli hanno ridotto i poteri facendo leggi a proprio uso e consumo, ma spessissimo hanno taciuto consapevolmente. Tanto funzionari di Stato, quanto giornalisti, quanto gli economisti, i professori universitari.
  • Fintanto sono esistiti i controlli sull’economia, il sistema pur deprecabile, ha retto. Con la deregolamentazione, le società finanziarie più grandi del mondo furono scoperte a riciclare denaro, defraudare i clienti e falsificare più volte i conti.


Lehman Brothers, Merryl Linch così come tante altre banche o Assicurazioni come AIG sono cresciute accorpando a dismisura capitali ed altre banche possedendo tanti soldi che nemmeno tanti Stati posseggono eppure nessuno le ha fermate, anzi hanno cambiato le leggi a loro favore (Reagan, Bush senior, Clinton, Bush junior) e quando sono fallite o vendute (settembre 2008) è stato il panico.

 

Le agenzie di rating (Moody’s, Fitch, Standard & Poors) fanno parte del gioco valutando gli investimenti finanziari senza serietà e con voluta approssimazione, anzi guadagnavano sul dare più giudizi positivi sugli investimenti bancari…. E così la gente veniva invogliata dalle banche ad investire in sistemi speculativi che ci hanno ridotto sul lastrico.

Il mutuo di una casa confluiva in appositi fondi di investimento venduti ad investitori; e banche pur di avere soldi da mettere nei fondi detti CDO non badavano alla solidità di chi richiedeva il mutuo; alle banche interessava solo vendere i CDO per fare speculazione; le agenzie di rating non si sentivano colpevoli per eventuali errori di valutazione…..e così avvenne lo scoppio con tanti prestiti rischiosi (subprime)

Si incoraggiavano le banche o le compagnie di assicurazione (ed i loro dipendenti) a rischiare di più coi soldi degli investitori senza alcuna regolamentazione del mercato.

Anche i professori universitari hanno scritto elogi dietro pagamento e soprattutto hanno provato, spesso riuscendoci, a convincere l’opinione pubblica che la regolamentazione fosse un danno, che tutto era normale e che tutto funzionava.

Gli uomini e le istituzioni che hanno creato la crisi, ad eccezione di qualche mosca bianca, sono ancora al potere. Molte figure preminenti che hanno creato, alimentato il caos sotto Bush junior sono consulenti di Obama che ad oggi nulla ha fatto per punire chi ha sbagliato, per regolamentare il mercato.

Dulcis in fundo (ma non è parte del film/documentario)
Monti è espressione delle banche, è uomo delle banche (da wikipedia)

Nel 2010 è inoltre divenuto presidente europeo della Commissione Trilaterale, un gruppo di interesse di orientamento neoliberista fondato nel 1973 da David Rockefellere membro del comitato direttivo del Gruppo Bilderberg. Da questi incarichi si è dimesso il 24 novembre 2011, a seguito della nomina a presidente del Consiglio.

Tra il 2005 e il 2011 è stato international advisor per Goldman Sachs e precisamente membro del Research Advisory Council del Goldman Sachs Global Market Institute, presieduto dalla economista statunitense Abby Joseph Cohen.

È stato inoltre advisor della Coca Cola Company, membro del “Senior European Advisory Council” di Moody’s ed è uno dei presidenti del “Business and Economics Advisors Group” dell’Atlantic Council

Nel 2010, su incarico del presidente della Commissione Europea Barroso, ha redatto un libro bianco (Rapporto sul futuro del mercato unico) contenente misure considerate necessarie per il completamento del mercato unico europeo.

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