Sintetizzo, riprendendole dal sito del Fondo Telemaco, alcune recenti novità
- ridurre da 4 a 3 il numero minimo dei comparti di investimento previsti (art. 6), oltre al comparto garantito, nell’ottica di una possibile futura semplificazione delle offerte di investimento;
- dare la possibilità agli aderenti che perdono i requisiti di iscrizione di riscattare la posizione anche in misura parziale al 75%, mantenendo in tal modo l’iscrizione al Fondo e la facoltà di attivare il Fondo di Garanzia in caso di omessi versamenti da parte della propria azienda di appartenenza (art 12)
- la possibilità di far aderire un proprio congiunto fiscalmente a carico
Su quest’ultimo aspetto riporto alcuni stralci informativi.
- Il familiare per essere a carico deve rispettare le norme previste dalla vigente disciplina tributaria ovvero guadagnare meno di 2840,51 euro (lordi) ed essere figli, coniuge, nonché (se conviventi) genitori, ascendenti prossimi, i discendenti dei gigli, generi, nuore, suoceri, adottanti, fratelli e sorelle, il coniuge separato.
- Il lavoratore deve essere iscritto a Telemaco (altrimenti non può iscrivere il proprio congiunto)
- Il datore di lavoro non versa nessuna quota per il coniuge iscritto a Telemaco e la quota è a carico dell’iscritto/lavoratore
- I versamenti per il coniuge fiscalmente a carico vanno effettuati mediante bonifico
- Il profilo d’investimento, il comparto d’investimento PUO’ NON ESSERE lo stesso del lavoratore aderente al fondo
- Se il lavoratore iscritto non è più iscritto a Telemaco, decade anche l’iscrizione per il congiunto (se è maggiorenne potrà eventualmente versare contributi volontari)
- Se il congiunto non è più a carico, non ci potranno essere più dei contributi. O fa versamenti volontari, o mantiene la propria posizione (da trasferire in futuro) o la liquida