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Pronto Soccorso Aziendale – Piccole ferite

Beninteso che queste “pillole” non vogliono certamente sostituirsi ai corsi che dovrebbero tenersi in ogni azienda né agli specifici compiti degli addetti al Primo Soccorso.
Sono tratte dal manuale allegato redatto da Paolo Tarlini per Professione Sicurezza

Prestare soccorso ad una persona in difficoltà comporta anche delle precise responsabilità. Bisogna che gli incaricati al primo soccorso in azienda abbiano ben presente ciò che devono o non devono fare e siano in grado di eseguire una scala di priorità nel prestare l’assistenza.

Il trattamento tempestivo ed appropriato che un individuo ferito riceve fin dall’inizio, può essere determinante riguardo alla possibilità di sopravvivenza e di guarigione dello stesso infortunato.
Il soccorso ad un individuo in difficoltà è un dovere morale e civile per ogni uomo; l’omissione di soccorso nel nostro ordinamento giuridico viene considerata un reato ed è perseguita come tale.

ESTRATTO DAL D.lgs. 81/2008
“Ogni lavoratore deve prendersi cura della propria salute e sicurezza e di quella delle altre persone presenti sul luogo di lavoro, su cui ricadono gli effetti delle sue azioni o omissioni, conformemente alla sua formazione, alle istruzioni e ai mezzi forniti dal datore di lavoro” (art. 20 comma 1).
“Il datore di lavoro designa preventivamente i lavoratori incaricati dell’attuazione delle misure di…omissis…primo soccorso…”(art. 18. comma 1, lettera b))

ESTRATTO DAL CODICE PENALE
“… Chi trovando un corpo umano che sia o sembri inanimato, ovvero una persona ferita o altrimenti in pericolo, omette di prestare l’assistenza occorrente o di darne immediato avviso all’Autorità è punito con la reclusione fino a tre mesi …” (Art. 593 del C.P.)

Istruzioni di carattere generale
Per aiutare l’addetto al primo soccorso ad effettuare correttamente i suoi compiti, riteniamo utile fornire alcuni suggerimenti pratici di carattere generale:
_ non somministrare assolutamente farmaci;
_ eventualmente dove necessario, monitorare alcuni parametri biologici quali il battito cardiaco e/o la pressione arteriosa sistemica, per comunicarli ai soccorritori;
_ per detergere e pulire le ferite può essere sufficiente l’acqua corrente, meglio una soluzione antisettica;
_ usare sempre materiali sterili monouso (garze, bende, cotone idrofilo, guanti);
_ lavare e disinfettare le mani e se possibile indossare guanti sterili.

Le ferite
Una ferita è un’interruzione della continuità della cute o delle mucose con danneggiamento dei tessuti sottostanti.
Viene definita ferita superficiale se interessa solo i primi strati della cute, profonda se interessa muscoli, ossa o organi interni, penetrante se l’azione traumatica raggiunge cavità anatomiche come l’addome o il torace.

PICCOLE FERITE
Il trattamento delle piccole ferite sarà principalmente volto ad evitare il rischio di infezione,
attraverso le seguenti operazioni:
_ lavarsi bene le mani
_ utilizzare guanti monouso
_ lavare la ferita con acqua e sapone (farla sanguinare sotto l’acqua corrente);
_ disinfettare i margini della ferita
_ coprire con garza sterile fissata tutt’intorno da cerotto oppure protette da tubolare di rete
_ non usare pomate, polveri cicatrizzanti o antibiotici
_ lasciare la medicazione per un paio di giorni prima di toglierla

È importante ricordare che la maggior parte delle piccole ferite sarebbe sufficiente una compressione di circa 10 minuti per arrestare l’emorragia, mentre il continuo movimento di detersione impedisce il normale formarsi del coagulo.

Volantino NSN

Ai lavoratori di NSN, Nokia Siemens Network, la mia solidarietà che non deve però essere una mera forma di vicinanza e poi tutti a casa.

Fintanto non capiremo che esistono leggi che minano alla nostra vita, che ci ricattano, che tolgono il futuro a noi ed a i nostri figli, saremo sempre ed unicamente schiavi.

VOLANTINO LAVORATORI NSN

NOKIA SIEMENS NETWORKS ITALIA,

SENZA PERSONE SARA’  UN’AZIENDA        SENZA FUTURO

Nokia Siemens Networks è da diversi anni partner tecnologico di Wind Telecomunicazioni.

Insieme siamo stati capaci di integrare la tecnologia NSN nella rete di Wind facendo crescere la rete 2G, 3G e IP, migliorandone la qualità, e consentendo  un’evoluzione tecnologica senza precedenti.

In meno di 10 anni la velocità di rete è passata da 300 kbps a 42Mbps e, a breve, raggiungerà i 100 Mbps con la rete LTE.

Milioni di persone utilizzano servizi di mobile broadband con chiavette, smartphone e cellulari connessi alla rete Wind.

Questo è stato possibile grazie al rapporto quotidiano tra NSN e Wind, rapporto costruito, giorno dopo giorno, da persone che si parlano e si incontrano, che conoscono la storia della rete. Tutto ciò è destinato a sparire se la decisione del board di NSN di tagliare il 53% della forza lavoro in Italia diventerà esecutiva: il dialogo quotidiano verrà sostituito da mail e file scambiati tra sconosciuti a migliaia di km di distanza.

Senza il nostro supporto allo sviluppo, all’integrazione in rete dei prodotti e dei servizi NSN tutto questo sarà seriamente compromesso.

Non vogliamo danneggiare la nostra azienda, è la nostra azienda che con le scelte a livello globale sta mettendo in serio pericolo la nostra attività in Italia dichiarando 580 esuberi su 1100 persone e trasferendo diverse attività nei paesi low cost.

Noi vogliamo continuare a lavorare con voi, con la professionalità che via abbiamo sempre dimostrato e per questo chiediamo il vostro appoggio. Aiutateci a mostrare al vostro interno, il valore del nostro supporto e chiedete che le vostre interfacce tecniche rimangano italiane.

LAVORATRICI E LAVORATORI NOKIA SIEMENS IN LOTTA CONTRO IL DISIMPEGNO E LA CANCELLAZIONE DELLE ATTIVITA’ IN ITALIA, PER IL MANTENIMENTO DELL’ INNOVAZIONE TECNOLOGICA E PER LA DIFESA DEL PROPRIO LAVORO E CONTRO I TAGLI

Incontro al MiSe il 25-7-2012 e riflessioni

Nel comunicarvi che non solo il 18 luglio si riunirà la Commissione Rete per proseguire il lavoro sull’ottimizzazione e l’efficientamento del settore Network (cosa che sta avvenendo anche in altri settori quali Customer e Commerciale ma solo da parte aziendale),ma che  il 25 luglio 2012 ci sarà l’incontro al MI.SE (Ministero Sviluppo Economico).

Sono trascorsi i 6 mesi dal cosiddetto “Lodo Ministeriale” col quale il Ministero garantiva 6 mesi di confronto tra le parti (azienda Wind e Organizzazioni Sindacali) che solo ultimamente, a seguito di alcuni cambiamenti organizzativi aziendali, sta portando ad un confronto fattivo, concreto (e non per demerito dei membri di commissione, ma lasciamo stare visto che mi riferisco a persone  che non sono più in azienda).

Seguono alcune note di Gianni Rago, RSU SLC-CGILWind nonchè membro della Commissione Rete

Ciao a tutti,
vi comunico che il 18 luglio è stata convocata una nuova sessione di commissione sulla rete.

Questa sessione rappresenta la nuova fase del confronto sulle alternative tecniche ed il recupero delle efficienze e dell’efficacia negli ambiti del network che coinvolgono le Regions e gli O&M di Milano e Roma.

Il mandato che il coordinamento e le segreterie nazionali (CGIL-CISL e UIL, i Cobas si guardano bene dallo sporcarsi le mani..) hanno dato alla commissione è di elevare il grado di confronto sulle specificità delle nuove proposte organizzative e provare a serrare alcuni punti cardine in modo da poterne poi conoscere e valutare gli aspetti non solo tecnici che essi comportano , ma di poterne discernere i risvolti negoziali che ne deriverebbero focalizzando sull’assetto strategico che l’azienda punta a definire.

E’ del tutto evidente che in questa fase dobbiamo incrementare un rapporto di continuo feedback con i lavoratori rispetto ai dettagli operativi che chiederemo di fornire in modo peculiare e preciso ; il ruolo delle RSU è il fondamentale anello di congiunzione diretto tra commissione e lavoratori ,saremo in una sorta di coordinamento virtuale permanente sotto la supervisione della Segreteria Nazionale,sarà necessario parlare continuamente con i colleghi , raccoglierne le indicazioni e fornire alla commissione un quadro continuo di sintesi rispetto alle valutazioni raccolte.
Questo ci permetterà di verificare rispetto alle proposte aziendali, le implicazioni organizzative,la sostenibilità e l’applicabilità in ogni singolo ambito territoriale o di reparto e di essere puntuali sulle osservazioni e sulle controproposte.

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TLC – ancora scontro sul rinnovo CCNL

Purtroppo in linea con il comunicato precedente, ecco un ulteriore comunicato in riferimento al rinnovo del nostro contratto nazionale, dunque valido per tutti i lavoratori e le aziende del settore TLC che vi aderiscono.

Sono state avviate le procedure di raffreddamento con un settembre che a prescindere dalle condizioni climatiche si preannuncia molto bollente.

 Si invita, nel comunicato, a sospendere “tutte le trattative inerenti le riorganizzazioni aziendali”   nonché “la

definizione di percorsi formativi finanziati procedendo a non sottoscrivere accordi sulle procedure di mobilità, sul ricorso ad ammortizzatori sociali, su progetti formativi e altre intese finalizzate a incrementare efficienze aziendali

Per quanto concerne Wind noi stiamo dialogando con l’azienda proprio sull’efficientamento e la riorganizzazione per tentare (meglio essere sempre prudenti) di evitare l’esternalizzazione di 1600 colleghe/i  e dunque il messaggio di sospensione  è in antitesi con ciò che stiamo facendo con la stessa Segreteria Nazionale.

Ovviamente condivido la finalità e lo scopo di tale messaggio, cioè fare pressing su ASSTEL e che ci sono tante altre aziende che hanno ancora “più necessità di noi di un confronto sull’ottimizzazione e riorganizzazione nonché formazione” però ai lavoratori bisogna dare messaggi che non diano adito ad incomprensioni.

Il 26 luglio sarà decisa la data per lo sciopero sul rinnovo del contratto nazionale.

Rinnovare il contratto nazionale significa soldi, recupero del potere di acquisto dei beni, significa più tutele e garanzie, insomma non è un argomento sciocco o che poco impatta sulla nostra vita lavorativa, anzi è di fondamentale importanza.

Contratto TLC: è rottura

Riporto il comunicato del Comitato di Settore dopo la riunione del 22-6-2012 e che ha confermato le profonde divisioni tra le controparti.

E’ necessario che ora i lavoratori facciano sentire la propria voce, che difendano i propri diritti e che facciano capire alle controparti che non è delocalizzando o esternalizzando o, peggio, impoverendo i lavoratori economicamente o dal punto di vista delle tutele che miglioreranno la propria condizione di azienda, anzi.
Ed il Governo deve fare la sua parte, non difendendo se stesso (questo è un governo che spalleggia i più forti, composto da cosiddetti tecnici che appartengono al mondo imprenditoriale e datoriale) ma i cittadini, i lavoratori.

Documento Conclusivo
Comitato di Settore Unitario delle Telecomunicazioni

Il giorno 22 giugno 2012 si è riunito il Comitato di Settore unitario delle Telecomunicazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl e  Uilcom Uil per analizzare lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto di settore scaduto lo scorso 31 dicembre 2011.

Il Comitato di Settore approva la relazione introduttiva e le conclusioni assumendo i contributi emersi durante il dibattito.

In particolare, il Comitato di Settore esprime forte preoccupazione per lo scenario determinatosi e ribadisce la necessità di realizzare una svolta nel negoziato per raggiungere, in tempi brevi, il rinnovo del contratto.
Va respinta l’idea di produrre una rottura dell’assetto contrattuale, nell’idea che relegare il settore dei Customer in un contratto più povero possa consentire risparmi economici alle aziende committenti. Tale visione, miope e anacronistica finalizzata a “balcanizzare” il settore dei customer, va respinta con forza rilanciando il valore del contratto unico quale strumento di regolazione dei processi produttivi ed elemento anti dumping nella competizione commerciale.

E’ evidente, infatti, che la definizione di due contratti determinerebbe le condizioni per produrre forti processi di disgregazione delle imprese di telecomunicazioni nella ricerca spasmodica del contenimento dei costi.
Appare incomprensibile, a sei mesi dalla scadenza, che non si sia ancora definito l’accordo di rinnovo, lasciando decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza il doveroso recupero del potere di acquisto delle retribuzioni in un momento in cui la crisi economica richiederebbe nuovo slancio ai consumi interni.
Il Comitato di Settore impegna le Segreterie Nazionali e la delegazione trattante a realizzare un accordo di rinnovo basato sui contenuti della piattaforma e che comprenda, ineludibilmente, i seguenti aspetti principali:

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Wind: Il confronto riparte (11-6-12)

In attesa del comunicato nazionale riferito all’incontro di oggi inerente il progetto di esternalizzazione della rete, alcune considerazioni personali spero utili e comunque utili per un confronto tra noi.

Prima però un preambolo che non c’entra con la riunione ma importante e riguarda il mercato TLC … Telecom e Metroweb, sotto l’egida del Governo stanno facendo prove di dialogo per giungere ad una soluzione che faccia sviluppare la banda larga e soprattutto crei le condizioni paritetiche tra operatori di telefonia.

Torniamo alla riunione odierna ……

In effetti i recenti cambi al vertice  (Ibarra e Mongardi) hanno dato un approccio diverso all’incontro, almeno rispetto agli ultimi incontri e soprattutto all’ultimo anno. Non più “si parte dal progetto di esternalizzazione per migliorarlo” (Mongardi) ma “il progetto è fermo“. Insomma si entra nel merito delle proposte e non più “ditemi qualche miglioria”.  E’ cambiato il clima …. non so se cambierà anche il futuro, ma ora  partiamo da un confronto paritetico.

Ufficializzato nella pratica il rientro di Luciano Sale (che indubbiamente conosce l’azienda e conosce “le relazioni sindacali”), l’incontro si è svolto in un clima guardingo ma sereno.

I cambi al vertice hanno un significato politico che non può essere sminuito, che va tenuto in considerazione.

Anche “il tempo trascorso” è stato ben utilizzato, a mio avviso, per cercare di tessere relazioni tra le parti dopo la frattura alla presentazione del piano industriale, presso il ministero. Spesso sbraitare può affascinare ma non porta a nulla.

La notizia importante è il fermo del progetto di esternalizzazione e soprattutto che non c’è nessuna lettera per il 27-7-2012” (termine ultimo del cosiddetto lodo ministeriale).

Riprenderanno gli incontri tecnici per efficientare ed ottimizzare la rete (si ri-inizia il 18 giugno) mentre l’azienda sta studiando da qualche giorno gli efficientamenti anche in altri settori aziendali.

Sia ben chiaro che le proposte che si discuteranno, se condivise ed accettate tra le parti e dai lavoratori, dovranno far parte di un unico e complessivo confronto, ovvero non si parte con l’efficientamento se prima non si dichiara per iscritto che il “perimetro occupazionale” (cioè i dipendenti) resta inalterato. Disponibili a fare sacrifici (ma questo lo valutiamo insieme), personalmente credo che per evitare l’esternalizzazione il confronto deve essere accettato, discutendo delle proposte avanzate dall’azienda e valutarle, migliorarle e poi decidere, senza svenderci ,ma facendo utili e lungimiranti cambiamenti (ma restando TUTTI DENTRO l’AZIENDA)

I temi, inerenti la rete, sono tanti, numerosi ed in qualche modo si erano anche intuiti (orario lavoro, reperibilità, wfm, centri gestione, processi operativi, ecc).

Valuteremo se è necessario altro tempo x l’analisi, andando anche oltre il 27 luglio 2012. Il “tempo” è importante, non ci faremo portare per le lunghe, ma non bisogna affrettarsi inutilmente, se non necessario. Il clima, ribadisco, a mio avviso è mutato anche se bisogna sempre essere vigili. C’è la disponibilità a lavorare anche luglio ed agosto, quindi.
Confrontiamoci in tutte le modalità possibili per rendere questo processo di efficientamento una reale e concreta possibilità di “fare azienda” in maniera diversa dalla prassi del settore.

Fastweb: ceduta rete e call center

Il settore TLC non ha pace ed oramai le aziende, per far fronte alle difficoltà economiche ma anche per non rinunciare ai propri soldini scaricano sui dipendenti, sui lavoratori il peso di tali difficoltà.

Qui l’Accordo Fastweb con i sindacati ma di seguito anche un articolo pubblicato su Il sole 24 Ore, “il giornale dei padroni”.

http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-05-14/fastweb-cede-rami-azienda-121009.shtml?uuid=AbesmOcF

Fastweb cede due rami d’azienda e 700 dipendenti a Huawei e Visiant

Fastweb ha concluso l’accordo con i sindacati per la cessione di due rami di azienda a Huawei Technologies e Visiant Next. La notizia, anticipata dall’agenzia Radiocor-Il Sole 24 Ore, viene confermata dall’azienda. Riguarda circa 700 lavoratori su un totale di 3.400 dipendenti. La trattativa è stata lunga e «difficile», dicono i sindacati,  che già oggi incontreranno i lavoratori in assemblea per chiudere la riserva entro venerdì.

Nel dettaglio, il ramo destinato al colosso cinese Huawei, con circa 100 lavoratori, è «Field network & creations & operations» e «Network integration». E’ coinvolto personale di Bari, Bologna, Catania, Genova, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Roma, Sesto Fiorentino, Torino. Al gruppo italiano Visiant è destinato invece il ramo d’azienda Customer Care & Customer Base management, con circa 600 dipendenti a Bologna, Catania, Genova, Milano, Napoli, Roma, Torino.

Tra le condizioni per i lavoratori, spiega Giorgio Serao della segreteria nazionale Fistel Cisl, c’è la garanzia che la commessa durerà 7 anni in un caso e 5 nell’altro. E’ inoltre stato concordato che in caso di recessione anticipata dell’appalto, cessione dell’attività o fallimento delle società che assorbono i rami d’azienda, i dipendenti debbano essere reintegrati in Fastweb.

I dipendenti, inoltre, manterranno lo stesso trattamento economico, le ferie e avranno la garanzia di lavorare entro 15 chilometri dalla sede di Fastweb. Prima che il contratto finisca, Visiant Next, che ha una delle due commesse, verrà inglobata da Visiant Contact, garantendo ai lavoratori la maggiore sicurezza legata alla diversificazione su più clienti. I passaggi, e dunque l’accordo definitivo, dovranno avvenire entro il primo luglio di quest’anno.

Rumors su rete Wind

Sarà la recente esternalizzazione Fastweb, ultima di tante ahinoi avvenute in questi anni, ma in Wind riprendono le voci a dir poco spettrali e tetre sul futuro della rete Wind.
Il settore è in autentico fermento vuoi per l’agognata agenda digitale, ma anche regole più certe, nonchè alla ricerca di costi da abbattere.

Diversi lavoratori chiedono informazioni circa l’esternalizzazione dei soli tecnici delle field a giugno, anzi a breve.
Sappiamo di queste voci ,non ne conosco la fonte, ma posso immaginarla e certamente non è sindacale e di queste voci ne teniamo conto.

Abbiamo allertato le strutture nazionali affinché ci aiutato a discriminarne la veridicità .

Domani 15-5-2012 abbiamo incontro sul piano industriale Wind direttamente presso il Ministero dello Sviluppo Economico (MISE); molto probabile che il prossimo incontro di commissione sarà partecipato anche dalle segreterie nazionali al massimo livello.

Se nei prossimi confronti avremo il benchè minimo sospetto che queste voci possano trovare una conferma sospenderemo ogni attività e riattiveremo ogni azione di contrasto utile.

Sicuramente se l’azienda riattiverà  un qualsiasi studio, lo fará in modo diverso dall’ultima e con maggiore attenzione e circospezione,pertanto vi invitiamo ad aiutarci a raccogliere ogni elemento,ogni informazione che possa essere verificata e utilizzata tempestivamente .

Ora, mi preme evidenziare un aspetto alquanto delicato e pure controverso.

Il  confronto con l’azienda NON è terminato; per ora abbiamo ricevuto numeri, cifre, statistiche utili per capire il processo network. Ci sono 6 mesi che terminano il 27 luglio 2012. Perché tutto questo ?

Finora la commissione (RSU + HR) ha lavorato alacremente, c’è stata massima collaborazione e propositività  e tra poco dovrebbe iniziare il confronto “sul merito e nel merito”…. A chi giova tutto ciò ? Perché queste voci destabilizzanti ? Ricordiamoci che c’è il Ministero che funge da tramite, con  interessi economici non secondari.

Sappiamo tutti che il percorso tortuoso era ed è tortuoso, certamente complicato in uno scenario nazionale pessimo, ma dobbiamo restare compatti, vigili e non “prestare il fianco”.

[fonte Repubblica: I dati della relazione mostrano che è cresciuto il peso delle telecomunicazioni sul Pil (2,7%), con il mobile che, grazie al boom di smartphone e tablet, vale ormai ben più della telefonia fissa…..Secondo Calabrò le telecomunicazioni sono anche l’unico settore che in 15 anni, in controtendenza con l’aumento del 31% dell’indice generale dei prezzi, hanno visto una riduzione costante dei costi, pari complessivamente al 33%. Nel periodo 2005-2010, inoltre, i prezzi sono diminuiti del 15% e i tagli sulla terminazione mobile “hanno determinato un potenziale risparmio per i consumatori di circa 4,5 miliardi”. C’è, però, una nota dolente: il ritardo dell’Italia nel campo delle reti di nuova generazione, che secondo Calabrò “costa all’Italia tra l’1 e l’1,5% del Pil” e per questo “non è più rinviabile, neanche per la rete fissa”.]

 

Pausa pranzo durante l’allattamento

Si chiarisce a tutte le lavoratrici che le ore di permesso per allattamento, ai sensi dell’art. 39 D. Lgs n. 151/2001, sono da considerarsi presenza a tutti gli effetti sia di durata lavorativa che di retribuzione.
Si evidenzia, inoltre, che su tale quesito è stata richiesta già nel 2010 una risposta al MINISTERO del LAVORO da parte di una categoria nazionale della Cgil, con la quale si chiariva, ulteriormente, che le ore complessive della giornata di lavoro, diano diritto alla relativa pausa pranzo, se prevista, indipendentemente dal fatto che essa cada all’interno o alla fine della giornata di lavoro.
Tale disposizione è rafforzata dall’art 43 del dlgs 151/01 dove si evince che per i riposi e i permessi descritti dall’art 39 al 42 è dovuta un’indennità pari all’intero ammontare della retribuzione relativa ai riposi e permessi medesimi; tale indennità è a carico dell’ente assicuratore (es INPS, ….) ed è anticipata dal datore di lavoro che la porta a conguaglio nei modi d’uso.

Pertanto se nel turno di lavoro è prevista pausa pranzo, la stessa deve essere goduta dai lavoratori/lavoratrici che fruiscono dei permessi per allattamento, stesso dicasi di buoni mensa spettanti .
Vi invitiamo a dare massima diffusione della comunicazione e a controllare se simili anomalie esistono anche nelle Vs aziende, verificando la corretta applicazione della norma di legge e di contratto intervenendo laddove ci fossero erronee interpretazioni.

Napoli 3 aprile 2012                                                                                             Segreteria Slc Cgil Campania

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