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Rider travolto e ucciso, i sindacati proclamano uno sciopero di 24 ore

Da https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2022/10/02/news/rider_travolto_e_ucciso_i_sindacati_proclamano_uno_sciopero_di_24_ore-2393169/

Stop il 5 ottobre indetto da Filcams, Filt e Nidil di Firenze: “C’è anche tanta rabbia, siamo di fronte a un’altra morte inaccettabile. È tempo che le aziende facciano la loro parte”

Un rider di 26 anni è morto in ospedale per le ferite riportate in un incidente stradale dopo essere stato travolto, lo scorso sabato, da un’auto a Firenze mentre viaggiava in scooter per fare una consegna. L’incidente è avvenuto sabato 1 ottobre intorno alle ore 21.30 in via De Nicola all’altezza di via Gobetti, nella zona di Rovezzano, nella periferia sud della città. Per ragioni in via da accertamento da parte della Polizia Municipale, una Land Rover si è scontrata con uno scooter Honda Sh: il rider 26enne ha avuto la peggio ed è stato portato in ospedale in codice rosso, dove poi è deceduto domenica mattina.

“Esprimiamo profondo dolore e vicinanza alla famiglia. C’è anche tanta rabbia: siamo di fronte a un’altra morte inaccettabile, in un settore dove la sicurezza sul lavoro è ancora troppo spesso un diritto da conquistare, così come salari dignitosi e diritti tante volte sono una chimera, all’interno di un sistema che spinge alla produttività a discapito delle tutele”, Lo affermano in una nota congiunta Filcams Cgil Firenze, Filt Cgil Firenze e Nidil Cgil Firenze.

“Vogliamo dare un segnale forte e per questo proclameremo uno sciopero di 24 ore per i rider fiorentini mercoledì 5 ottobre. – proseguono i sindacati – È tempo che le aziende facciano la loro parte e contribuiscano a correggere le storture dei meccanismi del settore, che da anni combattiamo e denunciamo. E anche la politica, a partire dal livello nazionale, deve intervenire con provvedimenti concreti per migliorare le condizioni di lavoro dei rider”.

TLC – ancora scontro sul rinnovo CCNL

Purtroppo in linea con il comunicato precedente, ecco un ulteriore comunicato in riferimento al rinnovo del nostro contratto nazionale, dunque valido per tutti i lavoratori e le aziende del settore TLC che vi aderiscono.

Sono state avviate le procedure di raffreddamento con un settembre che a prescindere dalle condizioni climatiche si preannuncia molto bollente.

 Si invita, nel comunicato, a sospendere “tutte le trattative inerenti le riorganizzazioni aziendali”   nonché “la

definizione di percorsi formativi finanziati procedendo a non sottoscrivere accordi sulle procedure di mobilità, sul ricorso ad ammortizzatori sociali, su progetti formativi e altre intese finalizzate a incrementare efficienze aziendali

Per quanto concerne Wind noi stiamo dialogando con l’azienda proprio sull’efficientamento e la riorganizzazione per tentare (meglio essere sempre prudenti) di evitare l’esternalizzazione di 1600 colleghe/i  e dunque il messaggio di sospensione  è in antitesi con ciò che stiamo facendo con la stessa Segreteria Nazionale.

Ovviamente condivido la finalità e lo scopo di tale messaggio, cioè fare pressing su ASSTEL e che ci sono tante altre aziende che hanno ancora “più necessità di noi di un confronto sull’ottimizzazione e riorganizzazione nonché formazione” però ai lavoratori bisogna dare messaggi che non diano adito ad incomprensioni.

Il 26 luglio sarà decisa la data per lo sciopero sul rinnovo del contratto nazionale.

Rinnovare il contratto nazionale significa soldi, recupero del potere di acquisto dei beni, significa più tutele e garanzie, insomma non è un argomento sciocco o che poco impatta sulla nostra vita lavorativa, anzi è di fondamentale importanza.

Contratto TLC: è rottura

Riporto il comunicato del Comitato di Settore dopo la riunione del 22-6-2012 e che ha confermato le profonde divisioni tra le controparti.

E’ necessario che ora i lavoratori facciano sentire la propria voce, che difendano i propri diritti e che facciano capire alle controparti che non è delocalizzando o esternalizzando o, peggio, impoverendo i lavoratori economicamente o dal punto di vista delle tutele che miglioreranno la propria condizione di azienda, anzi.
Ed il Governo deve fare la sua parte, non difendendo se stesso (questo è un governo che spalleggia i più forti, composto da cosiddetti tecnici che appartengono al mondo imprenditoriale e datoriale) ma i cittadini, i lavoratori.

Documento Conclusivo
Comitato di Settore Unitario delle Telecomunicazioni

Il giorno 22 giugno 2012 si è riunito il Comitato di Settore unitario delle Telecomunicazioni di Slc Cgil, Fistel Cisl e  Uilcom Uil per analizzare lo stato della trattativa per il rinnovo del contratto di settore scaduto lo scorso 31 dicembre 2011.

Il Comitato di Settore approva la relazione introduttiva e le conclusioni assumendo i contributi emersi durante il dibattito.

In particolare, il Comitato di Settore esprime forte preoccupazione per lo scenario determinatosi e ribadisce la necessità di realizzare una svolta nel negoziato per raggiungere, in tempi brevi, il rinnovo del contratto.
Va respinta l’idea di produrre una rottura dell’assetto contrattuale, nell’idea che relegare il settore dei Customer in un contratto più povero possa consentire risparmi economici alle aziende committenti. Tale visione, miope e anacronistica finalizzata a “balcanizzare” il settore dei customer, va respinta con forza rilanciando il valore del contratto unico quale strumento di regolazione dei processi produttivi ed elemento anti dumping nella competizione commerciale.

E’ evidente, infatti, che la definizione di due contratti determinerebbe le condizioni per produrre forti processi di disgregazione delle imprese di telecomunicazioni nella ricerca spasmodica del contenimento dei costi.
Appare incomprensibile, a sei mesi dalla scadenza, che non si sia ancora definito l’accordo di rinnovo, lasciando decine di migliaia di lavoratrici e lavoratori senza il doveroso recupero del potere di acquisto delle retribuzioni in un momento in cui la crisi economica richiederebbe nuovo slancio ai consumi interni.
Il Comitato di Settore impegna le Segreterie Nazionali e la delegazione trattante a realizzare un accordo di rinnovo basato sui contenuti della piattaforma e che comprenda, ineludibilmente, i seguenti aspetti principali:

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Articolo1 – anno1 numero1


¨ L’Editoriale – Sviluppo, lavoro, salari per superare la crisi                        pag. 1

¨ Buono a sapersi “comportamento antisindacale…. di G. Balzamo        pag. 2

¨ Il primo sciopero generale ….                                                               pag. 2

¨ Donne senza farfalla …. di Pamela Marano                                            pag. 3

¨ Indipendente per scelta o conseguenza di uno showbiz castrante? …. di Rosaria Castaldi pag. 3

¨ Sempre più problemi in Wind Retail di G. Balzamo                            pag. 4

¨ Chi fa chi e cosa …. di Antonio Musto                                                     pag. 4

¨ Ordinario sfruttamento                                                                          pag. 5

¨ Il miraggio pensionistico                                                                       pag. 5

¨ Noi privilegiati .. di Marzia Lombardo                                                      pag. 6

¨ Dignità e coerenza di G. Balzamo                                                           pag. 6

¨ Il Meridione defraudato…. di Valentina Parisi                                         pag. 7

¨ La vita è un gioco di ruolo ?. di Rebecca                                               pag. 8

¨ Adesso mi sfogo io di Ivan Autiero                                                        pag. 9

WIND: SLC CGIL, GRANDE SUCCESSO SCIOPERO

“Adesione pressoché totale si è registrata oggi per lo sciopero indetto da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil
contro il progetto di esternalizzazione della gestione della rete Wind.” Così annuncia una nota della
segreteria nazionale Slc Cgil.
“Se qualcuno in Wind avesse avuto finora dei dubbi circa il giudizio dei lavoratori sul progetto di
esternalizzazione, con il risultato di oggi è chiaro a tutti il pensiero dei lavoratori: totale contrarietà. I tassi
di adesione altissimi in tutti i reparti dell’azienda dimostrano che le paure del sindacato confederale sono in
realtà giudizi condivisi da tutti: in gioco non c’è solo il futuro della rete ma il futuro dell’intera l’azienda. È
opportuno che Wind, dopo la giornata di oggi, rifletta ulteriormente sulle proprie decisioni.”
“Come sindacato già dalle prossime ore continueremo con le iniziative affinché l’azienda riveda le proprie
posizioni e cominci a ragionare sul proprio futuro senza scorciatoie o misure che ne mettano in pericolo il
perimetro – conclude Slc Cgil.

http://www.slc.cgil.it/AccordReti/2011/com%20sciopero%20wind.pdf

E la Wind si fermò

Sono ancora tutto eccitato e soddisfatto per la bella prova di compattezza, determinazione ed orgoglio delle lavoratrici e lavoratori Wind (in particolare Campania) che hanno fermato l’azienda interamente.

In Campania percentuali di adesione allo sciopero pari al 92% con alcuni settori che giungono anche al 100% …… soprattutto tutti i settori si sono fermati, hanno detto NO ad una logica che in nome del profitto vede i lavoratori come un costo e non una risorsa.

Sono 5 anni che Wind è in attivo, fa utili ed il debito che ha è dovuto all’egiziano Sawiris (ex proprietario visto che ora Wind è stata acquistata dalla russa Vimpelcom) che ha riversato sulle casse della Wind l’acquisto della stessa Wind (un giro di valzer, insomma) e nonostante ciò esternalizza i lavoratori della Rete, rendendo l’intera azienda più debole, più vulnerabile e soprattutto i lavoratori sono più precari, meno sicuri.

Siamo consapevoli che abbiamo ancora molto da penare, da lottare, ma siamo più consapevoli, come lavoratori, che la nostra dignità, il nostro futuro non lo svenderemo ne ci faremo trattare da costi, da merce.

Orgoglioso di essere un lavoratore, orgoglioso di essere un lavoratore Wind.

Le foto della manifestazione

qui

Manifestazione contro esternalizzazione lavoratori Rete Wind

Sabato 10-12-2011 una manifestazione nata spontaneamente da parte delle lavoratrici e dei lavoratori Wind Campania ha visto tappezzare Piazza Vanvitelli di manifesti e volantini “di contrarietà all’esternalizzazione della Rete”.

Non eravamo tantissimi, credo una cinquantina (un po di tutte le aree aziendali), c’era qualche bambino e familiare, ma a parte un pochino di smarrimento iniziale devo dire che ognuno si è dato da fare per distribuire volantini, chiacchierare con la gente che passeggiava. A parte la pioggia che ha rovinato la parte finale della manifestazione, abbiamo distribuito ben 1600 volantini e quindi il risultato è stato encomiabile. Come encomiabile è stata la volontà di partecipare e di esserci di chi continua ad opporsi CONCRETAMENTE all’esternalizzazione della rete. Personalmente non mi avvilisco se c’era un collega in più o in meno …… ognuno contribuisce come può, specie partecipando allo sciopero ed alla relativa manifestazione del 16 dicembre, anche e soprattutto non aderendo agli straordinari, alla reperibilità, ai lavori programmati (non legati a guasti/disservizi) però mi auguro che ognuno si renda conto che c’è bisogno anche di presenza, di partecipazione attiva, fattiva.

Tutte queste azioni stanno mettendo in difficoltà l’azienda, ma è necessario che ognuno di noi dia il proprio contributo, faccia la propria parte, partecipando a queste manifestazioni spontanee ed estemporanee, così come allo sciopero. Ho (di sicuro “abbiamo”) molta considerazione ed attenzione per gli aspetti economici, per i soldi …… ma qui è in gioco il nostro futuro, il futuro immediato di 1600 amici/colleghi ma anche di un’intera azienda che sarà sventrata, svilita, indebolita.

Restiamo compatti, parliamo con le colleghe ed i colleghi titubanti, facciamogli capire che abbiamo bisogno di tutti per salvaguardare il proprio posto di lavoro (“muoversi e pensare collettivamente per salvaguardare egoisticamente se stessi perché da soli siamo solamente deboli” )

Continuiamo così

Una personale condivisione sindacale con voi.

Il rispetto del mansionario ovvero lavorare in pieno rispetto delle leggi, degli accordi sindacali, di sicurezza, delle stesse procedure aziendali sta mettendo in difficoltà l’azienda.
Non solo nella Rete che ha sempre lavorato con eccellenza ed abnegazione ora si nota un evidente rallentamento dovuto alla procedura di mobilitazione ed al rispetto del mansionario, degli orari di lavoro, ma anche in altri gruppi l’effetto inizia ad intravedersi.
Se l’azienda reputa di poter fare a meno dei lavoratori, di dipendenti diretti, si renderà conto che sta commettendo un grave errore ….. in questo modo potrà solo risparmiare sulla nostra pelle ma efficienza, qualità, professionalità ed abnegazione le trova solo al nostro interno. E noi TUTTI vogliamo lavorare in Wind.

Anche le voci di dissuasione, di inutilità della forme di protesta, “che tutto è deciso” (e quindi dobbiamo subire ed abbassare la testa) sono tanto forti, perchè denotano che l’azienda ha timore, che non si aspettava una reazione da parte delle lavoratrici e dei lavoratori così veemente.

Il comunicato stampa pubblicato sulla Intranet aziendale è fin troppo categorico, fin troppo rassicurativo, fin troppo fiducioso. Ci vogliono convincere che è una cosa giusta e necessaria ed dunque, a mio avviso, lo interpreto proprio come un timore nei riguardi di ciò che sta avvenendo in tutta Italia.

Chi è convinto dei propri mezzi, delle proprie ragioni, non ribadisce concetti già espressi, non si presta con insistenza a dare un’interpretazione diversa di quella che è la realtà. Non cita la storia di Vimpelcom quasi a scusante, a giustificazione (“L’avvio del progetto da parte di Wind segue inoltre la tendenza portata avanti da VimpelCom che sta implementando questo modello in altri Paesi del Gruppo“).
La storia di tutte le esternalizzazioni ha sempre visto due aspetti: rapidità d’esecuzione aziendale e ridimensionamento successivo dei lavoratori esternalizzati. Qui “il parto è stato ed è fin troppo lungo” …… e sul secondo preferisco glissare.

Devono creare una spaccatura interna ai lavoratori, tra Rete ed il resto dell’azienda ed anche all’interno della stessa Rete (chi si salva e chi si attacca al tram) ma è in questi momenti che bisogna dimostrare che guardiamo oltre il nostro naso, che siamo maturi di non badare ad oggi, ma al futuro collettivo.

Non si sciopera per far contento il sindacato ….. si sciopera per il proprio posto di lavoro, per la stabilità del proprio lavoro.

Concludo invitando tutti a rispettare l’astensione dallo sciopero, dalle attività di reperibilità, a partecipare agli scioperi ed a tutte le manifestazioni che si metteranno in campo, al rispetto del mansionario (stando attenti però a non prestare il fianco ….. prima di qualsiasi iniziativa, confrontatevi con la RSU; evitiamo di farci male facendo azioni non consentite e quindi punibili).

Vodafone esternalizza la rete

Credo che sia sempre utile confrontarsi, discutere, fornire informazioni (stando attenti a non generare inutile panico ma nemmeno a sottovalutare quanto avviene) non solo “fisicamente” ma anche in questa modalità elettronica.

Non è il numero delle persone impattate che mi spaventa bensì capire come rigettare e contrastare quest’azione di Vodafone, un’azienda che fa utili e soprattutto se tutto ciò potrà avvenire anche in Wind, che è la preoccupazione di tanti colleghi. Vodafone già esternalizzò parte del suo  call center così come Wind fece per Milano.

A fine aprile, Wind presenterà il cosiddetto Piano Industriale (data ancora non ufficializzata) ed ovviamente l’argomento “esternalizzazione” sarà uno dei temi caldi.

Le aziende sono mosse unicamente dal profitto …. Questo è un dato di fatto e chi pensa diversamente dovrà farsene una ragione. Ora spetta a NOI lavoratori far capire che NON SIAMO SOLO DEI COSTI, che NON SIAMO SOLO UN ACCESSORIO e che queste scelte economiche PRODUCONO PIU’ PROBLEMI che VANTAGGI.

Wind finora ha rassicurato che non è prevista alcuna esternalizzazione, ma ovviamente molto dipenderà da come andrà a finire la vicenda Vodafone, se tutti gli operatori OLO si muoveranno in questa direzione tenendo sempre presente che da giungo in poi sarà sempre più presente e visibile l’azione della nuova società Vimpelcom .

Il 6 maggio 2011 la CGIL ha proclamato uno sciopero nazionale di 8 ore per dare voce ai precari, ai disoccupati, a chi lavora ma è tartassato da tasse, ai pensionati (attuali e futuri), agli immigrati, a chiunque viva una condizione di difficoltà.  Scioperare il 6 maggio significa anche PESARCI, far capire alle aziende, anche a Wind che se dovesse pensare di seguire Vodafone su questa strada, si troverà davanti un  muro, che non le converrà eventualmente perseguire questa strada. Il mio invito ad aderire allo sciopero non è un rituale, un atto dovuto, ma una tappa fondamentale per riappropriarci del nostro futuro.

Fare una riunione ufficiale a breve tra noi è utile e forse la faremo anche se credo sia meglio riunirsi dopo la presentazione del Piano Industriale di Wind …. Fatemi sapere cosa ne pensate in merito.

Come sempre, a noi lavoratrici e lavoratori il compito più arduo ….. difendere i nostri diritti, difendere il lavoro, difendere la nostra dignità. Ricordiamoci sempre che i diritti conquistati dalle generazioni passate, vanno difesi in prima persona e non demandando ad altri.

Nota su riunione del Coordinamento RSU SLC Wind

Roma, 11 Aprile 2011

COMUNICATO SINDACALE

Nota agli iscritti e ai lavoratori sulla riunione del Coordinamento RSU SLC Wind

Il giorno 07 Aprile, a Roma, si sono incontrate la Segreteria Nazionale di SLC-CGIL, le Segreterie territoriali ed il Coordinamento Nazionale delle RSU SLC di Wind. Come è abitudine della CGIL sintetizziamo i principali punti emersi e ne diamo comunicazione agli iscritti e ai lavoratori al fine di valorizzare la pratica partecipativa che da sempre ci caratterizza.
L’appuntamento aveva l’obiettivo di fare un’analisi sulle diverse vertenze aperte con l’azienda e di predisporre un piano di iniziative e proposte per migliorare la condizione delle lavoratrici e lavoratori di Wind, sviluppando al massimo la partecipazione delle RSU di SLC-CGIL anche in vista del prossimo rinnovo contrattuale e dell’imminente sciopero generale CGIL, proclamato per il 6 maggio.
Sciopero generale che, per il settore delle TLC, sarà di 8 ore e su cui tutti saranno chiamati alla massima mobilitazione per ottenere una riforma fiscale che aumenti il salario reale di lavoratori e pensionati e contro le politiche del Governo. Il Governo sul mercato del lavoro e sui diritti pensionistici (si veda per tutte lo slittamento delle finestre e la riforma della ricongiunzione onerosa per i dipendenti ex fondo telefonici) sta infatti colpendo diritti e tutele conquistati nel passato dalle lotte dei lavoratori.
La delegazione Rsu ha posto una serie di elementi di riflessione sul ruolo del Coordinamento rispetto ad un maggiore impegno anche al fine di perseguire un maggiore coinvolgimento della base dei lavoratori.
La Segreteria Nazionale e il Coordinamento di SLC-CGIL giudicano infatti negativamente i tentativi sistematici dell’azienda di scavalcare le RSU puntando ad una sostituzione della contrattazione collettiva, tramite policy sempre più invasive. Si inviterà per tanto l’azienda ad un maggior rapporto con le RSU, rispettandone funzione e ruolo.
Così come l’azienda deve dare seguito reale ai lavori delle commissioni paritetiche: mentre alcune funzionano (come quella sul controllo a distanza) altre non sono mai state realmente valorizzate; come quella sull’inquadramento e la formazione e come quella per le pari opportunità.
Al riguardo si chiede all’azienda una immediata convocazione delle stesse, verificandone il mandato e analizzando gli obiettivi raggiunti o meno.

Contratti di settore ed Aziendale
In vista del rinnovo del contratto di secondo livello, che molto probabilmente avverrà in concomitanza con quello di settore, si conviene di mettere in atto un percorso di analisi dei punti aperti e non attuati nello scorso rinnovo di secondo livello Wind, con l’obiettivo di predisporre, attraverso un gruppo di lavoro allargato, una bozza da sottoporre a Fistel e Uilcom prima della discussione della piattaforma definitiva.

Piano Industriale WIND
E’ ormai necessario e non più rinviabile, anche alla luce della modifica dell’assetto societario Wind a favore di Vimpelcom, una verifica delle strategie industriali del gruppo in funzione degli obiettivi di investimento della nuova proprietà sugli asset strategici (Rete, IT ,Custmer.).
L’ appuntamento con l’azienda è fissato in linea di massima per il 29/04/11.
In quella sede come SLC-CGIL chiederemo tutte le garanzie industriali e occupazionali rispetto agli asset strategici dell’azienda: a partire dalla manutenzione e sviluppo della rete fino alla valorizzazione dei customer interni.

Vertenze aperte:
Sulla questione mensa l’adozione unilaterale del ticket in alcuni territori ha di fatto rappresentato una forzatura, anche perché all’inizio la posizione aziendale sul mantenimento o meno delle mense non è stata chiara: come SLC-CGIL chiediamo ufficialmente all’azienda di convocare un incontro al fine di definire con un accordo che le mense attualmente impattate (Milano, Ivrea, Roma) rimarranno aperte e che il valore del ticket deve garantire sempre un pasto completo.
Sulla Policy auto la commissione paritetica non è riuscita a trovare una posizione condivisa al suo interno: la posizione SLC-CGIL è nettamente contraria all’imposizione della franchigia, attraverso lo strumento della policy come principio, in quanto l’onere del rischio di impresa rimane in capo all’Azienda, mentre l’onere del corretto uso dello strumento di lavoro, come già stabilito dalla legge , è in capo al prestatore d’opera.
Trattandosi di una policy, l’unica strada per avversarla è quella legale che potrà essere messa in atto solo all’accertamento dell’avvenuta violazione del diritto con il palesamento del danno. L’azienda deve quindi sapere che in caso di danno materiale al singolo lavoratore, le RSU e le strutture territoriali di SLC-CGIL saranno a disposizione per la tutela in tutte le sedi. Ulteriori dettagli saranno comunicati dai membri di commissione.

Cessione di Libero, ITNET, WIS
Per effetto del cambio societario per il portale LIBERO è stata avviata la procedura di legge per la cessione al gruppo Orascom. Il giorno 12 Aprile le Segreterie Nazionali unitamente alle RSU interessate si incontreranno con l’Azienda al fine di contrattare i termini della cessione, secondo punti e paletti già definiti con le RSU dei siti interessati. A seguire saranno effettuate le Assemblee di mandato con i lavoratori interessati per valutare il percorso negoziale e l’eventuale sottoscrizione o meno di un’intesa.

Fondo Sanitario
I membri del direttivo tecnico del fondo hanno informato il Coordinamento nazionale delle RSU SLC-CGIL dell’imminente avvio di una fase sperimentale dell’adozione di centri multifunzione convenzionati nei centri principali (Roma ,Milano,Napoli,Ivrea,Palermo).
La sperimentazione avrà una durata di due anni , sarà su base volontaria del lavoratore e interesserà solo le prestazioni odontoiatriche (con esclusione di alcune prestazioni complesse per cui rimarrà il rapporto diretto con il proprio medico di fiducia). Le convenzioni saranno decise dopo un bando aperto a diversi soggetti, in piena trasparenza. Ed in ogni caso all’interno dei nuovi servizi del Fondo, come SLC-CGIL, siamo impegnati a migliorare i massimali per la maternità e affinché il Fondo si faccia carico dei familiari disoccupati.
In merito alle convenzioni il lavoratore che aderirà alla sperimentazione non avrà più i limiti di spesa imposti nell’attuale regime e potrà effettuare le prestazioni senza anticipare l’esborso. Tuttavia sarà cura del comitato tecnico valutare eventuali richieste di roll back.
Perplessità sono state avanzate dal coordinamento RSU circa la scelta di una struttura convenzionata in relazione al rapporto fiduciario con il proprio dentista oltre alla convenienza di tale modalità per i lavoratori non residenti nel comune dove ubicato il centro convenzionato, anche se evidenti sono i passi avanti compiuti in sede di confronto rispetto alla proposta iniziale dell’azienda.
I membri del comitato daranno gli opportuni avanzamenti dei dati della sperimentazione e delle modalità di adesione.

La Segreteria Nazionale di SLC-CGIL e il Coordinamento Nazionale

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