Ricerca per:
Minori tasse da luglio a dicembre 2023

Chi guadagna fino a 2692 di reddito IMPONIBILE mensile (da non confondersi con quello FISCALE) (*) riceverà un beneficio economico

Fino a giugno 2023, queste lavoratrici/tori ricevono/hanno ricevuto una decontribuzione secondo la seguente suddivisione:

  • Il 3% di decontribuzione per un reddito imponibile mensile inferiore a 1923 euro
  • Il 2% di decontribuzione per un reddito imponibile mensile inferiore a 2692 euro

Da luglio 2023 fino a dicembre 2023  avranno +4% di decontribuzione pertanto:

  • Il 7% di decontribuzione per un reddito imponibile mensile inferiore a 1923 euro
  • Il 6% di decontribuzione per un reddito imponibile mensile inferiore a 2692 euro

Il 4% aggiuntivo non sarà erogato sulla tredicesima mensilità mavedrà una decontribuzione pari al solo 2% o 3% con riferimento alle soglie di 1.923 euro e 2.692 euro

Si noti che a seguito del risparmio ottenuto, aumenta però il reddito lordo fiscale, ovvero un incremento della retribuzione imponibile ai fini IRPEF e dunqueuna minor detrazione per lavoro dipendente e per i figli o coniuge nonché un maggior importo delle addizionali comunali

(*) reddito imponibile è quello dove vengono detratti i contributi pensionistici (9,49%) mentre quello fiscale è l’importo imponibile a cui si è tolto il 9,49%

Si alla concorrenza, NO all’impoverimento del settore TLC

Nel regno unito (fuori dalle regole europee oramai) la fusione tra Vodafone ed Hutchison è cosa nota e fatta.

In Spagna (Comunità Europea) si sta valutando la fusione tra i due operatori Orange e Masmovil.
La Commissione europea farà lo stesso errore fatto in Italia dove abbiamo 5 operatori (c’è anche Fastweb) o consentirà un consolidamento necessario?
Si può fare concorrenza con “un operatore in meno”?


In altri ambiti italiani la concorrenza è una chimera, nelle TLC invece è pretesa, genera multe e soprattutto impoverisce le aziende ed i lavoratori.

La Commissione Europa dovrebbe esprimersi il 4 settembre 2023 per la fusione in Spagna.

Magari una diversa decisione potrebbe essere utile anche in Italia.

Continuerò a ringraziarvi con l’impegno, mettendoci passione e competenza

Ringraziare chi ha lavorato con te (SLC, Comitato, amici) e soprattutto chi ha riposto fiducia in te è doveroso e piacevole, ma tutto questo non è un punto di arrivo.

E il continuare un percorso, fatto di maggiori responsabilità, di ulteriore ascolto ed attenzione alle problematiche dei lavoratori nonché lavorare per la risoluzione delle problematiche stesse.

E’ confortante godere della stima anche di tante altre persone che mi hanno scelto pur militando in altre sigle sindacali o magari non iscritte, anche del solo apprezzamento e che si rivedono in un determinato modo di fare sindacato, ovvero lavorando come loro, stando tra la gente fisicamente e/o virtualmente, sbagliando ma mettendoci la faccia, preparandosi su diversi temi, ponendo al centro dell’attenzione la persona.

Essere la RSU con più voti d’Italia in Wind Tre 😊 nonché accentrare la metà dei voti della SLC W3 Campania 😊 è significativo, impattante e dovrà essere valorizzato.

Dovrà essere soprattutto viatico per ricostruire una nuova squadra, con metodi diversi, delegando, investendo e rendendo partecipi un maggior numero di lavoratori e militanti sindacali per servire e guidare i lavoratori sotto la bandiera della CGIL.

Assieme alle RSU elette, utilizzeremo questa forza e questa responsabilità per soddisfare l’interesse dei lavoratori che, in questo momento, è impedire la divisione di Wind Tre.

Una scellerata decisione che non ha nulla di industriale ma è mera speculazione finanziaria, che rende deboli entrambe le aziende e molto probabilmente creerà ulteriori divisioni ma soprattutto problemi occupazionali ma lavoreremo anche per migliorare le condizioni de i lavoratori stessi.

Consentitemi uno speciale ringraziamento a Matteo e Flavia ed a chi condivide i miei passi e le mie fragilità, a chi, nell’ombra e nel riserbo, rappresenta un punto di forza emotiva.

A quelle compagne e compagni che in un momento delicato e divisorio nell’organizzazione e dunque di personale ma riservato scoramento, hanno alzato la testa ed hanno impugnato la bandiera della CGIL o creduto in me, riaccendendo la mai sopita fiamma della coerenza, della dignità, dell’onestà, dell’appartenenza, della lotta, del credere in valori sociali ed umani che da sempre contraddistinguono la CGIL.

Ora, continuiamo a lottare per un’azienda unica, unita perché solo questo tutelerà il nostro futuro e quelle delle nostre famiglie.

Nulla è fatto, nulla è definitivo !!!!!

Telemaco – Prestazioni al dicembre 2022

Con l’auspicio che questo 2023, possa mettersi alle spalle la guerra in Ucraina, in primis le vittime nei territori direttamente impattati, ma anche per la povertà generata localmente nonché le derivate speculazioni che creano difficoltà alle popolazioni europee, il mese di dicembre 2022 riflette l’andamento dell’intero anno 2022 ovvero segno negativo.

Non sono bastati gli ultimi mesi in cui c’è stato un discreto recupero, si chiude l’anno con un -9,09% per il comparto Prudente e -9,33% per il Bilanciato

Nel periodo 3-5 anni le prestazioni, nonostante tutto, sono positive.

Sta per chiudersi il triennio relativo all’assemblea dei delegati Telemaco nel quale sono stato eletto a rappresentare i lavoratori iscritti a Telemaco. Spero di avervi fornito le informazioni ma soprattutto essere stato un punto di riferimento per tutti i lavoratori (iscritti e non iscritti).

Novità su assegno unico 2023

In merito all’assegno unico (sono a disposizione per informazioni e compilazione) sintetizzo alcune novità tratte da Altroconsumo

La prima novità del 2023 è che da gennaio l’obbligo di presentare la domanda all’Inps scatta solo per coloro che non lo hanno mai richiesto o che si trovano in una situazione famigliare o reddituale diversa da quella dichiarata con l’Isee presentato nel 2022 per ottenere l’assegno. per tutti gli altri, vale anche nel 2023 la domanda presentata nel 2022.

Per chi deve fare la domanda va fatto ISEE (siamo sempre a disposizione) per l’anno 2023 (e quindi va richiesto dal 1°gennaio 2023)

L’assegno viene corrisposto a partire dal mese successivo a quello di presentazione della domanda all’Inps. 

A causa dell’inflazione che stiamo registrando quest’anno, l’adeguamento automatico dell’importo dovrebbe subire un aumento che va dal 6% all’8%

Probabile che il limite ISEE oltre il quale si prenderà l’importo minimo  sia slittato a 43mila euro (invece dei 40mila attuali)

L’assegno unico per i figli viene riconosciuto a partire dal settimo mese di gravidanza fino al compimento dei 21 anni e senza limiti di età per i figli disabili. I figli devono risultare fiscalmente a carico, anche se non sono conviventi.

L’assegno unico ingloba il vecchio assegno familiare ANF nonché le detrazioni per figlio/i a carico

Telemaco – Le prestazioni ad ottobre 2022

Proseguono le attività di formazione ed informazione su Telemaco, dunque scrivimi per organizzare una sessione formativa (disponibilità dal 21.11 al 25.11)

Ma veniamo all’andamento delle quote di Telemaco aggiornate ad ottobre 2022

Comparto PRUDENTE (circa 25-30% azioni)

Il valore di quota è € 22,2 dunque:

  • in risalita rispetto a settembre 2022 (+0,92%)
  • in perdita rispetto al 31.12.2021 (1 anno) cioè -10,17%

Premettendo la grave crisi legata alla pandemia (2020) ed alla guerra in Ucraina:

  • Un confronto con nov.2019 (3 anni fa)  evidenzia un -1,92%
  • Un confronto con nov.2017 (5 anni fa) evidenzia un +1,63%
  • Un confronto con dic.2004 (18 anni fa) evidenzia un +70,13%

Dunque con la crisi propria di questi ultimi 3 anni, i rendimenti sono in lieve flessione.

Comparto BILANCIATO (circa 50% azioni)

Il valore di quota è € 22,2 dunque:

  • in risalita rispetto a settembre 2022 pari al +1,56%
  • in perdita rispetto al 31.12.2021 pari al -10,31%

Premettendo la grave crisi legata alla pandemia (2020) ed alla guerra in Ucraina:

  • Un confronto con nov.2019 (3 anni fa)  evidenzia un +1,85%
  • Un confronto con nov.2017 (5 anni fa) evidenzia un +6,5%
  • Un confronto con dic.2004 (18 anni fa) evidenzia un +89,66%

Dunque nonostante la crisi proprio di questi ultimi 3 anni, i rendimenti riescono ad essere ancora positivi.

Esco al mattino per lavorare e poi …….

Probabilmente ci abituiamo alle cifre numeriche al punto tale da non vedere e sentire i drammi.

Si dirà che è comprensibilmente umano ma io non mi abituerò mai a pensare che esco al mattino per andare a lavorare e non mi ritiro più a casa, senza nemmeno aver potuto salutare i miei familiari.

Avviene per tantissimi motivi, per incuria, per mancato rispetto delle leggi, delle prescrizioni, magari per distrazione, per sfruttamento, per condizioni di lavoro inaccettabili, per ricatto o per chissà quale altro motivo che resta sempre e comunque INACCETTABILE

Nei primi otto mesi del 2022 gli infortuni mortali sul lavoro in Italia, secondo i dati diffusi in occasione dell’ultima Giornata della Sicurezza, sono stati 677. La media di fatto è ancora quella di tre vittime al giorno

L’anno scorso, molte morti sul lavoro (totale 772) erano dovute al Covid; escludendole abbiamo un terribile incremento del 32%.

Ricordiamo magari episodi eclatanti che fungono per attirare l’attenzione, ma la quotidianità è fatta di morti sul lavoro che sono invisibili, anzi a cui ci siamo abituati e non sentiamo più dolore e copartecipazione, se non responsabilità, per quanto avvenuto.

Sono cresciute anche le denunce di infortunio totali: sono state 484.561, +38,7% rispetto al 2021

Il sindacato ha l’obbligo ed il dovere di continuare a denunciare tutte le violazioni alla sicurezza, le condizioni di sfruttamento dei lavoratori.

Il sindacato ha l’obbligo ed il dovere di pretendere che le aziende ed anche i lavoratori rispettino le norme di sicurezza.

Possiamo farlo solo se iniziamo a vedere i numeri come un volto umano, a riconoscere in quel infortunio un volto amico seppur ignoto e sconosciuto.

Non copiarlo, non è il caso .... condividilo

it_ITItalian