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mercoledì, Marzo 20, 2024

Pensione di reversibilità anche ad alcuni nipoti

La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 88/2022, ha esteso l’accesso alla pensione di reversibilità anche ai nipoti maggiorenni orfani e inabili al lavoro.

Pertanto si estende la platea di coloro che possono accedere a questo istituto pensionistico che è rivolto ai superstiti di un pensionato/a deceduto.

La pensione di reversibilità o meglio ai superstiti può essere richiesta da:

  • dal coniuge o dall’unito civilmente;
  • dal coniuge separato;
  • dal coniuge divorziato, ma solo se è presente un assegno di mantenimento, se non si è risposato e se la data di sottoscrizione dell’assicurazione è precedente al divorzio. Se il deceduto si è risposato dopo il divorzio, sarà il tribunale a stabilire come dividere l’assegno tra il nuovo coniuge e il precedente; 
  • dai figli minorenni alla data del decesso;
  • dai figli inabili al lavoro e a carico del genitore al momento del decesso, indipendentemente dall’età;
  • dai figli maggiorenni studenti, a carico del deceduto, che non svolgono attività lavorativa e frequentano la scuola o un corso di formazione professionale, entro il 21° anno di età;
  • dai figli maggiorenni studenti, a carico del deceduto, che non lavorano e che frequentano l’università, nei limiti della durata legale del corso di studi e non oltre il 26° anno di età;
  • dai genitori del deceduto, in assenza di coniuge e figli o nel caso in cui questi ultimi non ne abbiano diritto;
  • dai fratelli celibi e le sorelle nubili dell’assicurato o pensionato che, al momento della morte di quest’ultimo, siano inabili al lavoro, non siano titolari di pensione, siano a carico del lavoratore deceduto, in assenza di genitori, coniuge e figli aventi diritto.

Articolo tratto da

Pensione di reversibilità e fondo pensione: cosa c’è da sapere

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